Intervista ai soci dell’associazione Il Quadrifoglio

Dopo la visita alla casa del Quadrifoglio (vedi articolo) come preannunciato ecco alcune domande che abbiamo voluto fare ai soci dell’associazione.

Come e perché è nata la vostra associazione?
L’Associazione nasce nel marzo del 1999 dalla volontà di famiglie con all’interno del proprio nucleo familiare persone con disabilita varie.
La motivazione che ha portato a mettere assieme più nuclei familiari era ed è ancora oggi poter condividere le proprie esperienze singole in cui si affronta la disabilità del proprio congiunto.
Dall’anno 2007 l’Associazione è iscritta nel registro provinciale del Volontariato e all’anagrafe fiscale delle ONLUS.
Abbiamo effettuato una valutazione sul territorio della Valchiavenna in merito ad una offerta di accoglienza residenziale per persone Disabili ma di fatto i servizi esistenti non davano una risposta adeguata per un servizio temporaneo di accoglienza in caso di necessità. In caso di bisogno i disabili dovrebbero recarsi in strutture extra mandamentali con il conseguente sradicamento sociale e affettivo. Abbiamo cosi deciso di portare avanti con forza e determinazione il progetto di una casa alloggio per ragazzi Disabili in Chiavenna.

Video Quadrifoglio

Sappiamo che per il vostro progetto collaborate con la cooperativa Nisida e la Comunità Montana della Valchiavenna. Ci sono novità?
Il Progetto è stato costruito in collaborazione con la Cooperativa Nisida che è da anni operante nei servizi alla persona e che attualmente si occupa dei locali servizi per Disabili in valle (Centro Diurno Disabili e Centro Socio Educativo). Il Progetto ha poi potuto concretizzarsi con la Comunità Montana della Valchiavenna, che ha messo ha disposizione un’immobile da anni dismesso (Comodato d’uso per 40 anni), avallando la ristrutturazione e trasformazione in Casa Alloggio per Disabili. La casa del Quadrifoglio è ora una realtà. Al secondo piano una cucina e 2 camere per un totale di 4 posti letto sono già state utilizzate da 4 ragazzi per dei percorsi finalizzati al progetto “Dopo di Noi” in collaborazione con l’Ufficio di Piano e Regione Lombardia.

Come pensate che verrà utilizzata la casa nel prossimo futuro?
Il nostro fine resta quello di costruire insieme alle famiglie una risposta alla preoccupazione, sempre più viva e pressante, del non sapere chi e come si prenderà cura del proprio familiare quando i genitori o i parenti stretti non potranno più farlo, garantendo la possibilità di poter preparare e vivere il dopo di noi restando nel proprio contesto territoriale e sociale.

Quali sono le cose che mancano per rendere la struttura operativa al 100%?
Come già sopracitato una parte è già utilizzabile, ad oggi ( gennaio 2021) sono ancora da arredare le altre 5 camere,il soggiorno, 4 bagni e attrezzare il locale lavanderia. Inoltre i tendaggi mancanti e tapparelle esterne. Abbiamo in corso l’installazione dell’impianto di ventilazione forzata. Dobbiamo completare l’impianto con i pannelli fotovoltaici già installati sul tetto.

Se i genitori di un ragazzo disabile non autosufficiente venissero a mancare o non fosseropiù in grado di accudirlo a casa, sareste in grado di ospitarlo oppure ci si dovrebbe rivolgere a una rsd?
In questo momento non saremmo in grado di ospitarlo visto la situazione della struttura non terminata. La nostra volontà e quella di cercare di dare l’aiuto a tutti ma purtroppo poi ci dovremo confrontare con le varie direttive sanitarie che dettano le regole sugli inserimenti in strutture come la nostra.

Da quello che abbiamo visto non ci sono camere singole, se uno dei vostri ospiti necessitasse di avere una camera singola per la privacy, potrebbe averla?
Si una camera singola è presente sia al primo piano che al secondo. Una camera sarà destinata ad un operatore e l’altra potrebbe essere utilizzabile.

Presumibilmente quanto potrebbe costare un week end nella struttura?
Non possiamo adesso dare una cifra precisa sul costo ma sicuramente dipenderà dalle presenze nella struttura nel momento in cui ci sarà la richiesta di questo servizio. In una struttura funzionante a pieno regime sicuramente i costi saranno minori vista la presenza già in loco di assistenti e operatori attivi nel servizio.

La struttura potrà ospitare anche persone con disabilità molto gravi?
Purtroppo non sarà in grado di ospitare persone molto gravi che hanno bisogno di assistenza continua sanitaria, ci sono le direttive che regolano queste situazioni particolari. Detto questo faremo il possibile per poter ospitare in casi di urgenza o improvvisa impossibilità di permanere nella propria normale residenza o per consentire alla famiglia periodi di sollievo.

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