Oggi pubblichiamo l’intervista a Giampaolo, da Nuova Olonio, lo ringraziamo per aver accettato la nostra proposta di raccontare un po’ della sua vita.

Mi chiamo Gianpaolo ed ho 56 anni. Sono ospite della Casa Madonna del Lavoro Nuova Olonio da circa sei anni. Sono un portatore di handicap e più o meno da sette anni sono costretto ad usare una sedia a rotelle. Purtroppo, ho molteplici difficoltà negli spostamenti in quanto ho dei tremori forti agli arti che mi impediscono di utilizzare una carrozzina elettrica che mi permetterebbe di muovermi con maggiore autonomia all’interno della struttura. Fortunatamente ho delle piccole abilità manuali che mi consentono di utilizzare, non con poche difficoltà, il cellulare e il pc. I tremori sono il mio più grande handicap e sebbene il personale infermieristico e medico faccia il possibile per attenuali, mi riesce molto difficile ad esempio scrivere con carta e penna. Io passo molto tempo al pc e scrivo diversi testi narrativi ma se non avessi il computer questa possibilità mi sarebbe preclusa. I tremori citati, mi impediscono il normale movimento anche perché soffro di dolori articolari che peggiorano molto la mia già precaria condizione salute, tanto che, sono costretto a farmi aiutare anche negli spostamenti all’interno della struttura. Ad esempio quando devo recarmi nell’apposita sala fumatori mi devo far accompagnare da qualcuno anche perché c’è un altro grosso problema, comune a tanti portatori di handicap, che è quello dell’aprire la porta per poter passare con la carrozzina.

Per mia buona sorte, sono una persona a cui piace leggere, informarsi e studiare. Le mie passioni sono la filosofia, la geografia, e le scienze naturali. Quindi, se fisicamente in ogni momento della giornata mi trovo davanti a molte barriere, con la mia testa di barriere non ne percepisco. Per terminare, posso dire di essere fortunato perché sebbene sia un portatore di handicap ho la grande fortuna di avere accanto amici che mi aiutano come Mario che non mi lascia mai solo e mi accompagna anche nei trasferimenti all’esterno dell’appartamento, dove si trova un grandissimo parco dotato di tanti alberi, sia da frutto che ornamentali e qui ci si può spostare senza grossi problemi perché non ci sono ostacoli insuperabili con la carrozzina, non ci sono gradini e i viali non hanno grandi pendenze.

All’interno della mia camera ho chiesto di disporre il mobilio in modo tale da avere più spazio per muovermi in autonomia. Ho anche un ampio terrazzo che posso utilizzare nella bella stagione per uscire a fumare. Sono piccoli accorgimenti ma che mi semplificano la vita di tutti i giorni e la rendono un poco più leggera. In questo periodo di pandemia le nostre esistenze sono state sconvolte, abbiamo passato diversi giorni chiusi nei nostri appartamenti e ad oggi non è permesso ancora fare rientro a casa dai nostri familiari. Questo per me è un grande limite più dei limiti che mi impone la mia condizione fisica. Spero con tutto il cuore che la situazione si risolva presto. Io per ora mi sono vaccinato e sono fiducioso che anche tutti gli altri lo facciano così che anche noi residenti delle RSA e RSD possiamo tornare ad aver meno limitazioni.