Oggi si va in Galleria…..(dei Vigili del Fuoco)

La Galleria storica dei Vigili del Fuoco di Chiavenna è uno dei 5 musei italiani dedicati a questa organizzazione e questo già lo rende importante. 

Nella struttura messa a disposizione dal Comune di Chiavenna e allestita da volontari con aiuto di numerosi sponsor, si trovano esposte attrezzature storiche che ci riportano indietro di alcuni secoli e ci fanno immaginare i pompieri di Chiavenna, a quell’epoca tutti volontari,  che con grandi difficoltà di spostamento e attrezzature rudimentali affrontavano incendi che erano molto frequenti per il tipo di abitazioni del periodo. Sono poi esposti oltre 30 mezzi a motore, quasi tutti funzionanti e molto curati nonostante le varie epoche in cui sono stati realizzati e una grande autopompa aeroportuale esposta all’esterno del museo.

Molto bella l’ambientazione dei pezzi esposti, arricchita anche da una ricostruzione di alcuni scorci della bella Chiavenna oltre a documenti storici e una collezione tematica di cartoline d’epoca. 

In fondo alla galleria espositiva si trova un piccolo gioiello: una sala con oltre 90 modelli di mezzi antincendio riprodotti con un’incredibile cura anche nei piccoli particolari che stupisce chiunque.

La realizzazione di questi capolavori è opera di un vigile del fuoco di Chiavenna Claudio Persenico che ha avuto l’onore di esporre la collezione in centinaia di manifestazioni in Italia e all’estero.

Con l’ultima sala ci si ritrova a concludere la visita ripercorrendo l’evoluzione che hanno avuto i mezzi antincendio passando dai carri trainati a mano ai moderni automezzi e agli elicotteri.

Unica pecca del museo per chi è in carrozzina sono i soppalchi che però si riesce a intravedere qualcosa dal basso.

Un ringraziamento a Giacinta Balatti

Vi presentiamo “Rita” la signora delle rampe di LEGO

Abbiamo scritto una mail alla signora Rita Ebel per raccontarle del progetto pedane di lego in Valchiavenna.

Lei è la signora, che in Germania, ha cominciato a costruire le pedane di LEGO e che ci ha dato l’idea a noi. Sulla sua pagina Facebook potete vedere tutti i progetti che lei insieme a tanti volontari fanno , oltre 100 pedane realizzate negli anni sia per esercizi commerciali e case private. Si sono specializzati nel realizzare pedane con dei bellissimi i disegni che rappresentano varie figure o il logo /nome del negozio in cui la pedane viene posizionata.

Per chi fosse interessato a fare le pedane scrivendo alla sua mail dielegooma@gmail.com vi darà tutte le indicazioni inviandovi un file con istruzione per la costruzione delle pedane (sono disponibili anche in inglese, spagnolo, francese,  danese, ceco, turco e russo) ed è disponibile per qualsiasi domanda.

Ecco la mail che la abbiamo scritto con sotto la risposta dopo aver costituito tre pedane con l’aiuto delle scuole Garibaldi:

“Buongiorno Sig.ra Rita, le scriviamo per informarla che con le sue istruzioni abbiamo realizzato 3 pedane in LEGO con la partecipazione delle scuole elementari della Val Chiavenna (Nord Italia).
Una si trova all’ingresso della scuola nel paese di Gordona, una alla scuola materna di Chiavenna posizionata per l’accesso secondario ad un giardino e la terza presso la sede dell’associazione “il Quadrifoglio”.
Abbiamo condiviso questo progetto con tanti bambini e insegnanti per sensibilizzare sul problema delle barriere architettoniche, le hanno costruite insieme a noi e suggerito dove posizionarle.
Tutti erano entusiasti di essere coinvolti nella creazione delle pedane e tutti i lego sono stati raccolti e regalati in circa 7/8 mesi.
Alleghiamo alcune foto e il link del nostro blog dove potrete leggere gli articoli relativi al progetto Lego.
Vi ringraziamo e porgiamo i nostri saluti.”

ecco la risposta:

“Grazie mille per l’ottimo messaggio. Ho pubblicato le tue foto e i tuoi scritti sulla mia pagina Facebook:

Ecco un messaggio dall’Italia. Per me la foto più bella è quella con i bambini che studiano il manuale di costruzione in italiano.
un Grande pollice in su all’Italia e continuate così.

Distinti saluti
Rita”

Terza pedana? Già fatta!

Abbiamo concluso e inaugurato la terza pedana con i bambini della scuola primaria di Mese. La pedana è stata messa all’ingresso dell’associazione Quadrifoglio.

Di seguito trovate le parole di Debora e Clementina che ci raccontano il tutto.

La mattina del 6 marzo 2023, un gruppo del CDD è andato alla sede di Mese del Coordinamento famiglie con disabili della Valchiavenna “Il Quadrifoglio” perché c’era l’inaugurazione della pedana di Lego.

Si tratta di un progetto organizzato da Stefano Bini di Gordona e l’operatore Max Fomasi, in collaborazione con la Coop. Nisida e la Scuola elementare di Mese.

Ai bambini è stato proposto di raccogliere e portare a scuola dei pezzi Lego di piccole dimensioni con cui poi costruire una pedana da mettere dove ci sono ostacoli al passaggio delle persone disabili in carrozzina, dei bambini in passeggino, delle persone infortunate con le stampelle o delle persone anziane col deambulatore.

  • E così è stato. Ora tutti potranno vedere la splendida pedana colorata all’ingresso del negozio di tappeti pezzotti e vendita di libri usati del Quadrifoglio nella piazza del Comune di Mese.

Sono intervenuti le insegnanti con tanti bambini allegri, educati e preparati che hanno tagliato il nastro.

C’erano anche le Autorità, il Sindaco di Mese Paolo Cipriani, il Dirigente della Scuola primaria Francesco La Vecchia, i rappresentanti dell’Associazione il Quadrifoglio: il Presidente Giuseppe Dell’Ava, Vilma e Sergio Petruzio, Mariose Marinoni, la collaboratrice Alda Fedeli, i rappresentanti della Coop. Nisida Gusmeroli Silvano, Dell’Anna Clemente, Cinzia Tangredi, Elisa Copes. Infine ha partecipato anche il gruppo del CSE La Fenice di Mese. Insomma c’era proprio tanta gente. Quando mi hanno invitata a provare la pedana con la mia carrozzina, racconta Debora Petruzio, mi sono commossa tantissimo per la contentezza. Clementina Ciapusci, ha sperimentato con successo la pedana con il deambulatore, ricorda di essersi molto emozionata. Anche Loris Marinoni era felice di varcare la soglia tutto sorridente. E’ stata poi la volta di Mattia Antonelli che è passato con la sua carrozzina turbo fuori serie. Quando Stefano Bini ha aperto l’inaugurazione è stata una grande soddisfazione, gli facciamo i nostri complimenti e lo ringraziamo per l’iniziativa che agevolerà il passaggio di tutti.

Clementina Ciapusci e Debora Petruzio

Ma che ragazzi? Abbattere le barriere è un gioco da bambini

Lunedì 30 gennaio 2023 è stata inaugurata la seconda pedana di LEGO, questa è stata posizionata all’interno della scuola dell’infanzia A. Maggiora dell’Istituto Garibaldi a Chiavenna.

Abbiamo voluto intitolare questo nostro articolo in questa maniera perché oltre ai ragazzi della scuola elementare ci hanno aiutato i bambini della scuola materna.

Proprio dalla scuola per l’infanzia è stata fatta la proposta di posizionare una pedana dove è presente un piccolo gradino che dalla porta interna da l’accesso al giardino in modo tale che anche un bambino che utilizza un deambulatore detto “Grillo” possa accedere in autonomia all’esterno per attività e giochi all’aperto.

L’inaugurazione è stata molto sentita sia dai bambini che da tutti i presenti: c’erano anche il preside Francesco La Vecchia e l’assessore alle politiche sociali Elena Del Re del comune di Chiavenna che con i loro discorsi coinvolgenti hanno reso questo momento ancora più significativo.

Ringraziamo in particolare gli insegnanti Giovanni Lucati e Luisa Fagetti che hanno organizzato la collaborazione tra scuola primaria e materna per realizzare la pedana e tutte le altre insegnanti coinvolte.

Grazie ancora a tutti i bambini che hanno partecipato con entusiasmo al nostro progetto e vi anticipiamo che è appena stata terminata la terza pedana dalle classi della scuola primaria di Mese, prossimamente l’inaugurazione!

Abbattere le barriere? Un gioco da ragazzi

Abbiamo inaugurato la prima rampa fatta tutta di mattoncini di LEGO giovedì 27 ottobre.

Questa è stata costruita interamente dal ragazzi della scuola elementare di Gordona con il nostro aiuto (Max e Stefano).

La rampa, che ci piace definire un’installazione artistica perfettamente funzionale, è stata posizionata all’ingresso della scuola dove c’è un piccolo gradino.

E’ stata una mattinata molto bella ed emozionante, i bambini hanno fatto una presentazione del progetto condiviso con noi (ci hanno anche regalato delle cartoline con dei loro disegni- vedi sotto).

Erano presenti tutte le classi e anche tanti amici che abbiamo invitato per l’inaugurazione, in particolare Debora e Mattia (dal cdd valchiavenna e dal cse la fenice) con i quali abbiamo testato la pedana. Ringraziamo ancora tutte le maestre per aver condiviso e creduto in questo piccolo grande progetto, in particolare Luisa Biavaschi e Alice Timini.

Grazie ai lego raccolti e alle donazioni ricevute possiamo proseguire la costruzione di altre pedane, con le scuole Garibaldi di Mese e Chiavenna, quindi seguici per nuovi aggiornamenti, e vi ricordiamo che se volete donare altri mattoncini lego potete scriverci o portarli direttamente nelle scuole che hanno aderito al progetto.

Ecco alcune cartoline dei bambini:

E’ proprio vero che abbattere le barriere è un gioco da ragazzi

Vedi qui gli altri articoli del progetto:

L’arte dei mattoncini LEGO

In seguito al nostro progetto delle pedane di LEGO abbiamo deciso di andare a Milano a vedere la mostra “The art of the brick”

Ecco il resoconto della visita scritto da Alida:

Lunedì 8 agosto io , mio zio Stefano, un suo amico e un gruppo di miei familiari siamo andati a vedere la mostra di lego a Milano.

Dopo circa un’ora e mezza di viaggio siamo giunti a destinazione. C’era un caldo incredibile! l’edificio dove è situata la mostra dall’esterno sembra una stazione piena di graffiti insomma la cosa non prometteva nulla di buono. Ci siamo Sbagliati?

Entrati ci siamo trovati davanti una sala piena di costruzioni fenomenali di lego:

C’erano tutti i pianeti con il sole che formavano il sistema solare, la terra con tutti i continenti, un viso con due omini che cercavano di uscire dalla testa (secondo me rappresentano le idee che vogliono esprimersi ma spesso con la paura di essere giudicate).

Negli occhi di mio zio ho letto molto interesse, infatti esaminava le opere una per una con calma. Nella seconda stanza mi ricordo un opera in particolare un violoncello talmente fatto bene nei dettagli che sembrava vero.

Proseguendo un settore pieno di ritratti si apre davanti a me, ma non ritratti qualunque: fatti sempre di mattoncini, da lontano sembravano delle foto di persone reali. io ho pensato ma come avrà fatto a riprodurre le ombre quei particolari così bene con dei lego?

Più avanti abbiamo trovato tantissime costruzioni di dimensioni reali che rappresentano momenti di vita dell’artista, ma per me la più bella e ben fatta è stata quella di una nuotatrice.

La stanza seguente era piena di riproduzioni di quadri e statue famosissime: L’urlo di Munch, La notte stellata, la statua del Discobolo, etc…

Più avanti si trovava un Tirannosaurus Rex lungo ben 6 metri ricordate che è fatto tutto di mattoncini! io sono rimasta a bocca aperta.

L’artista dice che ha realizzato la mostra soprattutto per i bambini.

L’ultima stanza ospitava delle foto vere ma con oggetti di lego all’interno della foto, per esempio la foto di una signora con un vestito rosso vicino a un bar. sotto si trovava l’abito fatto di lego a dimensioni reali.

Bene, la nostra gita finisce qui e posso dire che è stata bellissima e molto interessante. Se l’artista di queste opere leggerà il mio articolo gli faccio i miei complimenti. Ringrazio chi ha avuto la bellissima idea di fare questa gita! Alida Tavasci.

La camminata del respiro in joelette

Domenica 17 luglio 2022 si è svolta a Campodolcino la camminata del respiro, questa giornata è stata organizzata da Greta Braendle e la sua famiglia per la raccolta fondi a favore della cura per la Fibrosi Cistica.

Noi c’eravamo, con due joelette, è stato un bel pomeriggio in compagnia di tanta gente, il percorso ha attraversato il paese di Campodolcino e poi sul sentiero nel bosco lungo il fiume.

E’ stato un momento di festa e di condivisione. Ecco cosa ci ha scritto Greta:

“La giornata è stata molto bella davvero, si respirava un’energia incredibile! Siamo partiti con un pranzo con panini e salsicce, avevamo come ospiti Aido, Admo e Avis molto gentili che sono venuti! Abbiamo invitato anche un ragazzo Fabio che ha sorpreso grandi e piccini con le sue magie! Ringraziamo I Boee e tutta la comunità della Valchiavenna per averci sostenuto!

C’erano anche i gonfiabili per i bimbi e ringraziamo anche Denis per la super disponibilità!  Ringraziamo Tiziano per la musica che ci ha fatto passare davvero un bellissimo pomeriggio!  Ringraziamo il nostro mitico e amico fotografo Nicolino e Rubens ragazzo carinissimo e disponibile per la parte pubblicitaria. 

Dopodiché alle 15 ho iniziato con il mio discorso, che metterò presto sui social, e belli carichi abbiamo dato il via alla Camminata! È stata un’emozione vedere così tante persone, circa 300, davanti a me emozionati di vedere una Gre rinata! 

Chiaramente questa non sarà l’ultima edizione della Camminata del Respiro perché la Fibrosi Cistica non è ancora risolta. Semplicemente grazie al farmaco Trikafta il 60% dei ragazzi con Fibrosi Cistica possono vivere quasi nella normalità perché rallenta/ferma in certi casi la malattia, ma non è una cura. E in più c’è ancora quel 40% dei ragazzi e bimbi che non possono usufruire questo farmaco. Continuiamo a sostenere la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica perché abbiamo un forte obiettivo: trovare una cura per la Fibrosi Cistica! 

Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, grazie ai volontari che hanno sempre un grande cuore e a tutti i sostenitori! 

Seguiteci sulla Camminata del Respiro su Facebook e Instagram per vedere le foto e video di questa edizione 2022 e delle prossime!! 

Un abbraccio 

“Solo un’emozione mi lascerà senza fiato”

link https://www.facebook.com/oradivivere

CACCIA AGLI INDIZI! METTITI SULLA MIA CARROZZINA

ascolta qui

Mercoledì 13 aprile 2022 le classi quinte della Primaria Segantini, insieme alle loro insegnanti, si sono ritrovate in Pratogiano a Chiavenna per sperimentare attraverso due attività-gioco come ci si muove per le vie del centro storico se “diversamente abili”.

Con la preziosa collaborazione di Max e Stefano si sono misurati, con allegria ed entusiasmo, in due attività: un mini tour in/sulla carrozzina per sperimentare come ci si sente a spostarsi sulle quattro ruote e quali difficoltà si incontrano nell’attraversare correttamente la strada, scendere o salire il marciapiede. Contemporaneamente un gruppo di ragazze/i, mappa e taccuino in mano, ha fatto una ricognizione dal nome “caccia agli indizi” per verificare come e se fossero garantiti gli accessi ai principali locali pubblici ed alcuni bar e negozi di Chiavenna… e le sorprese sono state molte!

Abbiamo capito ancora di più di quanto utili e necessarie siano le pedane di accesso ai locali e ai negozi: una ragione in più per costruirne di colorate con i Lego che sono stati raccolti quest’anno un po’ dappertutto.

Ecco alcune riflessioni e commenti sull’esperienza.

  • Mercoledì 13 aprile siamo andati con la scuola a fare un giro di Chiavenna per capire quali sono le barriere per persone con disabilità. Abbiamo scoperto che è impossibile entrare dai vigili urbani dalla porta principale perchè ci sono dei gradini (* segnaliamo che esiste un entrata accessibile all’interno del comune, a piano terra per accedere all’ufficio dei vigili, ma dall’esterno non è visibile) così come entrare dalla Società di illuminazione elettrica di Chiavenna. Alessandro, Carlo e Davide
  • Le barriere architettoniche più frequenti che si possono trovare in centro Chiavenna sono numerose: se per esempio bisogna pagare una multa dai vigili urbani è impossibile entrare con una carrozzina perchè ci sono dei gradini. (*vedi sopra). Per entrare al Caffè Svizzero bisogna salire un gradino. Anche se vuoi acquistare articoli nei vari negozi della piazza Bertacchi bisogna superare piccole barriere…avendo anche provato a spingere una carrozzina pensiamo che non è molto bello “vivere bloccati”. Sarebbe bello che sparissero tutti i gradini, così anche chi ha una disabilità avrebbe “una vita normale” come tutti. Le persone che devono spingere una carrozzina farebbero anche meno fatica. Gabriele, Giulia, Pietro
  • Ci siamo domandati dove possa entrare senza difficoltà un disabile a Chiavenna. Dalla nostra ricognizione ,fatta sotto forma di gioco , ci siamo resi conto che se vuoi comprare articoli per la pesca non riesci perchè c’è un gradino molto alto; stessa cosa se vuoi entrare nella Società Elettrica Chiavenna ,trovi dei gradini alti che te lo impediscono. Anche il fondo delle strade non è sempre regolare: il vicolo Ludovico Castelvetro per esempio ha un fondo sconnesso che rende difficile il passaggio della carrozzina. Michela, Serena, Francesco

Attraversare qualsiasi strada cittadina è importante, meglio se riesci a farlo da un marciapiede che te lo permette senza dislivelli e gradini. Non sempre è facile spingere la carrozzina…

fanno la differenza il fondo stradale e la presenza di griglie dove però si possono incastrare le ruote della carrozzina; in questo caso ci vuole l’aiuto di qualcuno per permettere di proseguire spediti! Ci è piaciuto tanto fare questa esperienza a Pratogiano perché provare a sentirsi come una persona disabile ci fa capire che ci sono molte barriere e una carrozzina quando c’è una salita o una discesa potrebbe facilmente cappottarsi.

Quando siamo saliti sulla carrozzina io ho provato…per la verità , un po’ di vergogna perché tutti mi guardavano storto e poi un po’ di fatica per spingersi, soprattutto in salita.

Matteo, Martina, Giulia.
  • E’ stata una esperienza molto divertente però stare sulla carrozzina tutta la vita …non è più divertente. Le griglie vecchie devono essere cambiate perché se no si incastra la ruota della carrozzina. Abbiamo visto che non si può entrare in tutti i locali: dovrebbero esserci o delle pedane o delle chiamate disabili. Anche per Massimiliano è difficile perché ci vuole molta forza per spingere la carrozzina soprattutto in salita. E’ molto difficile andare in via Dolzino perché ci sono molti dossi che impediscono la carrozzina di muoversi. Giovanni G., Emanuele D.B, Denis C., Andrea B.

  • Mercoledì 13 aprile, con le maestre, abbiamo fatto dei percorsi per Chiavenna,per vedere dove sono e quante sono le barriere architettoniche difficili da superare per le persone in carrozzina . Abbiamo provato come ci si sente ad essere in sedia a rotelle; alcuni sentimenti provati da noi sono vergogna, tristezza e rabbia.

In Chiavenna abbiamo scoperto in quali posti ci sono delle barriere difficili da superare per i disabili in carrozzina , abbiamo notato che sono ancora molte e difficili per loro. Speriamo che in futuro le barriere spariscano tutte . Mi è piaciuto spingere ed andare in carrozzina quella mattina a Pratogiano. Però vedere i lati negativi è molto facile, perchè Chiavenna è una città che spesso non è adatta a chi utilizza una carrozzina infatti i negozi non hanno pedane e pulsanti per loro.

Giorgio G.,Diego I., Gregorio S., Giovanni Q. e Ruben L.

ritrovo in pratogiano

Noi pensiamo che non tutti i negozi sono accessibili a chi ha una disabilità a causa delle barriere perciò abbiamo pensato che bisognerebbe mettere in ogni negozio delle pedane e allargare le entrate più strette per far passare tutte le persone con disabilità. Pensiamo anche che dovrebbero sistemare le strade che hanno crepe e buchi per facilitare il passaggio di tutte le carrozzine. Dovrebbero costruire degli ascensori nelle case dei disabili con più piani, e fare le griglie con dei buchi un pò più stretti.

Questi sono i nostri suggerimenti per aiutare le persone con disabilità

MARIKA, YASMINE, ANDREA S., GLORIA

Senza B@rriere Valchiavenna

Qualche impressione raccolta fra le ragazze dopo aver letto il blog senzabarrierevalchiavenna:

  • Molto bello mi è piaciuto tanto questo blog . condivido tutto quello che c’è scritto perchè dobbiamo aiutare queste persone con la carrozzina abbattendo tutte le barriere architettoniche possibili e aiutandoli ad oltrepassarle. In particolare mi è piaciuta la parte in cui finalmente Stefano è riuscito ad andare in treno perchè se fossi stata in lui mi sarei sentita di aver finalmente aver raggiunto un obiettivo. Amelia
  • E’ molto interessante questo blog. Sono contenta che si cerchi di abbattere le barriere architettoniche però c’è ancora molto da fare. Dato che la mamma fa parte dell’associazione Il Mondo che Vorrei, ho seguito l’acquisto della Joelette e ho visto la gioia di Rayan quando l’ha provata. A loro però piacerebbe comprare anche una bicicletta per il trasporto dei disabili. Purtroppo sono attrezzature molto costose. Spero che presto tutte le città, i mezzi pubblici, i parco giochi, i ristoranti ecc. diventano accessibili a tutti, anche ai disabili e che vengano messi a loro disposizione gratis joelette, biciclette, ecc. Non vedo l’ora di poter contribuire, costruendo le pedane in lego per poter permettere a tutti di entrare nei luoghi pubblici. Sofia
  • Questo blog è interessante perché ci fa capire che le persone con la carrozzina hanno molta difficoltà anche solo per fare un gradino, mi è piaciuta l’idea di fare delle pedane in lego perché così le persone con difficoltà possono andare in posti dove prima c’era un gradino. A Chiavenna c’è un parco giochi per i disabili, vorrei che tutti i luoghi pubblici fossero accessibili ai disabili perché i disabili tante cose non le possono fare perché c’è semplicemente un gradino o una griglia. Certi mezzi pubblici hanno luoghi apposta per i disabili e vorrei tanto che le barriere venissero al più presto abbattute così anche i disabili possono fare tante cose che prima non potevano fare. Giulia T.

(Un grazie per la bella mattinata passata assieme a tutti i bambini e un grazie alle maestre che hanno organizzato l’uscita)

Le scuole e le Pedane di lego

E’ iniziata la raccolta dei “lego” da parte delle scuole primarie dell’Istituto Garibaldi nei plessi di Gordona, Mese, Chiavenna e Campodolcino. Abbiamo proposto questo progetto di raccolta di mattoncini lego per realizzare delle pedane per rendere accessibili alcuni posti.

Abbiamo condiviso l’idea di costruire delle pedane di lego facendo degli incontri nelle varie classi per spiegare il problema sulle le barriere architettoniche e l’accessibilità.

I ragazzi sono sembrati interessati e partecipi, ci hanno fatto una bella accoglienza e ringraziamo loro e le maestre che hanno aderito alla nostra proposta.

Adesso chiediamo l’aiuto di tutti per la raccolta dei mattoncini

Chi vuole aiutarci puoi regalare i lego usati portandoli nei punti di raccolta. Per ora sono nelle scuole indicate e presso i servizi della cooperativa Nisida, CSE e CDD della Valchiavenna, poi nei prossimi giorni vi comunicheremo altri punti di raccolta.

I gruppi e le associazioni che vogliono aiutarci ci possono contattare e fornire a loro volta dei punti di raccolta

modellino di pedana realizzata da uno studente della scuola di Gordona dopo che abbiamo presentato il progetto

Vi terremo aggiornati su come procede il progetto: in questa prima fase siamo concentrati sulla raccolta e poi prossimamente i bambini delle scuole cominceranno a realizzare le pedane individuando anche il posto dove sono necessarie per superare dei piccoli gradini in luogo pubblico, esercizio commerciale, etc..

Siamo molto contenti che questo progetto si possa realizzare con l’aiuto di tante persone ma la cosa più importante è parlare di questi temi e diffondere una maggior cultura e consapevolezza .

esempio di come vengono realizzate le pedane
i titolari del progetto sono Nisida Cooperativa Sociale ed Istituto Comprensivo G. Garibaldi
per info e contatti: Senzabarrierevalchiavenna@gmail.com
con il patrocinio di Dappertutto.org
foto di repertorio
foto di repertorio

Estate in joelette in ValChiavenna

Come tanti di voi già sanno con l’aiuto delle associazioni “Il mondo che vorrei“, “Il Caleidoscopio” e “v3v” i Volontari 3 Valli siamo riusciti ad acquisire 2 joelette, una da bambino e una da adulti, per il nostro territorio e con loro abbiamo formato un gruppo di volontari ( tra cui il nostro amico Emanuele Rotta di Guide di Montagna )

La prima escursioni è stata fatta da Raian (con la sua famiglia) che con la joelette da bambino è andato con la sua famiglia a Uschione dove ha trascorso una splendida giornata.

(Uschione)

La seconda è stata Debora a fine luglio, che da Villa di Chiavenna con alcuni volontari è andata a Savogno, li Debora e la sua famiglia hanno la casa e si è fermata per più di un mese.

Per la terza escursione invece la Joelette è stata data in comodato d’uso ad Amos Cerletti che appena ha saputo del progetto joelette ha pensato di fare una sorpresa a suo padre e con la sua famiglia lo ha portato in Valle del Drogo , Amos ha detto che è faticoso portare la joelette però è fattibile e poi suo papà è stato contento dell’esperienza fatta e quindi tutto il resto passa in secondo piano, infatti erano tanti anni che non visitava questi luoghi.

(Valle del Drogo)

Mentre il 13 agosto è stata la volta dei due sottoscritti, Max e io siamo andati a Savogno per una fantastica gita, con noi c’era tutta la mia famiglia e Cristina volontaria del gruppo.

I nostri amici che erano già sul posto ci hanno preparato un’accoglienza, a dir poco spettacolare, preparando un pranzo a base di gnocchetti svoltosi in piazza della chiesa ( vedi foto).

Savogno è proprio un bel paesino, la cosa che mi è rimasta nella mente e che non scorderò mai è che dalla piazza della chiesa sembra di essere sul tetto del mondo, si domina tutta la Val Chiavenna.

In collaborazione con gli amici dell’associazione Dappertutto abbiamo mappato il percorso per joelette che si aggiungerà a breve agli altri percorsi già presenti sul sito wikiloc (mappati e pubblicati grazie al lavoro dei tanti volontari in Valtellina)