
Ne avevamo sempre parlato poi il COVID e una cosa tira l’altra abbiamo sempre rimandato, ma alla fine i nostri eroi ce l’hanno fatta ad andare nella VASCA A FARFALLA.
Ma cos’è la vasca a farfalla?
Una vasca con idromassaggio a forma di farfalla molto ampia, ci possono stare due/tre persone. L’acqua è calda e può raggiungere i 35/38 gradi. noi abbiamo usato quella presente al Centro diurno disabili della Valchiavenna. E’ posizionata in un locale attrezzato con una serie di ausili per essere accessibile: ampia doccia con possibilità di usare una barella doccia; un sollevatore a soffitto per poter accedere alla vasca.
Questa esperienza per me è stata molto positiva. Io che soffro molto e mi irrigidisco al minimo freddo, trovare una piscina/vasca che raggiungesse quelle temperature non è stato facile, ma poi parlandone con Max gli è venuta l’illuminazione e ve l’abbiamo detto prima di fare questa cosa ne è passata di acqua sotto i ponti…
Abbiamo intervistato Anna Lisignoli Educatrice referente dell’attività di vasca a farfalla presso il CDD della Valchiavenna che ci ha dato ulteriori informazioni sul suo possibile utilizzo:


La vasca a “farfalla ” è anche un ausilio terapeutico garantisce la possibilità di strutturare e proporre attività di rilassamento, di riabilitazione, di psicomotricità e di acquaticità a persone con problematiche e bisogni anche molto differenti.
La temperatura dell’acqua ed il setting particolare, permettono raggiungere una condizione di benessere attraverso il movimento in acqua. La collaborazione con la fisioterapista, presente in pianta stabile all’interno dell’equipe del CDD, è fondamentale per la definizione sia degli obbiettivi generali che di quelli specifici per ogni persona che la utilizza come:
Favorire momenti di rilassamento psicofisico
Favorire il controllo della respirazione
in relazione ad un miglior rilassamento
Aumentare la percezione del sé motorio per incrementare il proprio bagaglio esperienziale;
Mantenere e potenziare il livello di acquaticità;
Garantire momenti di benessere attraverso il gioco ed il rilassamento in acqua;
Garantire continuità al lavoro fisioterapico.
Oltre alla vasca ci sono altri ausili come il sollevatore, barella doccia, di tubi galleggianti, giubbotto salvagente, giochi in plastica rigida e morbida e dell’ attrezzatura necessaria per garantire l’entrata in autonomia a chi possiede i prerequisiti necessari.